Una corretta alimentazione è un fattore fondamentale per la prevenzione delle principali patologie orali. Un ridotto consumo di zuccheri, ad esempio, oltre che per il controllo del peso in età evolutiva, è alla base, assieme ad una corretta igiene orale, della prevenzione della carie dentaria.
L’OMS, nelle Linee Guida del 2015 “Sugar intake for adult and children”, raccomanda di ridurre gli zuccheri e comunque di assumerne meno del 10% del fabbisogno energetico giornaliero. Suggerisce inoltre un’ulteriore riduzione al 5% per i “free sugar” intendendo con questo termine i monosaccaridi e i disaccaridi aggiunti a cibi e bevande e gli zuccheri naturalmente presenti in miele, sciroppi, succhi di frutta e succhi di frutta concentrati.
Premesso che tutti i carboidrati possono essere cariogeni, le combinazioni all’interno dei cibi, la forma fisica con cui si presentano e la frequenza di assunzione sono fattori importanti nello sviluppo della carie. Inoltre anche la tipologia, cioè la forma fisica con cui i carboidrati si presentano, influisce sul loro potenziale cariogeno: quelli che aderiscono maggiormente alla superficie dentale (es. biscotti, patatine, banane, caramelle) possono essere più pericolosi, rispetto ai carboidrati in forma liquida, come i succhi di frutta.
Ecco alcune semplici indicazioni da seguire, consigliate dal Ministero della Salute:
- Sana alimentazione durante l’infanzia e l’adolescenza – L’alimentazione sana fin dai primi anni del bambino contribuisce allo sviluppo e può prevenire, oltre la carie dentale, la carenza di importanti nutrienti come il ferro, l’obesità e le patologie croniche quali malattie cardio-vascolari, cancro e diabete mellito.
- Corretta igiene orale – Un eccesso di zuccheri assunti attraverso cibi e bevande, sia in termini di quantità che di frequenza di assunzione, in assenza di una corretta igiene orale contribuisce allo sviluppo di lesioni cariose.
- Corretto apporto di frutta e verdura – I cibi ricchi di vitamine contribuiscono anche alla salute orale. Una dieta ipovitaminica (ad esempio con carenza di vitamina C) specie in assenza di una buona igiene orale, può facilitare l’insorgenza di patologia gengivale.
- Mangiare cibi ricchi di fibre – Masticare cibi contenenti fibre contribuisce a detergere i denti e a stimolare la produzione di saliva, che contiene molteplici sostanze salutari per il benessere dei tessuti dentari e aumenta il pH della placca.
- Scegliere chewing-gum “senza zucchero” – Il consumo di chewing-gum dolcificati con polioli (es. xilitolo) che non vengono utilizzati dai batteri cariogeni per produrre acidi, contribuisce al mantenimento della salute orale perché aiuta la rimozione dei residui di cibo e della placca dalle superfici dentali e stimola la produzione di saliva.
- Probiotici – Altri alimenti con un’azione benefica sulla salute orale, sono quelli che contengono alcuni ceppi di probiotici (ad es. fermenti lattici).
- Evitare alimenti acidi – Gli alimenti e sostanze acide causano l’erosione dentale, ossia la perdita irreversibile della struttura del dente. I denti erosi diventano sensibili e più esposti a rischio di carie.
- Limitare l’assunzione di bevande a base di frutta e drink analcolici – Le bevande a base di frutta e quelle analcoliche, come soft-drink e energy-drink, oltre a contenere elevate quantità di zuccheri, sono anche acide e se assunte con regolarità e soprattutto se bevute lentamente (sorseggiate) producono danno allo smalto rendendolo meno resistente.
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Non spazzolare i denti subito dopo l’assunzione di cibi e bevande acide – Lo smalto viene «ammorbidito» per circa un’ora dopo l’esposizione alle bevande acide. È buona regola non spazzolare i denti immediatamente dopo l’assunzione di cibi e bevande acide, per non contribuire a lesionare lo smalto demineralizzato dall’acido. È, invece, consigliato un semplice risciacquo per allontanare più velocemente zucchero e acido dalla bocca.