Da giugno 2016 è stato riconosciuta alle famiglie la possibilità di far consumare al proprio bambino il pranzo preparato in ambito domestico nei locali destinati alla refezione scolastica.
In tal senso, il Ministero della Salute, nella nota del Miur, ha fornito alcune indicazioni sulla gestione del pasto preparato a casa, al fine di garantire la tutela di adeguate condizioni igienico sanitarie anche nelle situazioni in cui vi siano bambini che consumano a scuola il pasto portato da casa.
I genitori che scelgono di non usufruire del servizio di ristorazione scolastica si assumeranno dunque la piena responsabilità relativamente alla qualità nutrizionale e alla sicurezza alimentare dei cibi portati da casa, come specificato anche in una recente nota della Regione Toscana. È importante che i cibi portati da casa siano mantenuti a temperatura controllata tramite l’utilizzo di propri contenitori termici, al fine di evitare tossinfezioni alimentari.
Inoltre, il consumo dei pasti deve avvenire sotto lo stretto controllo degli insegnanti, allo scopo di evitare tra i bambini ogni possibilità di scambio di alimenti, secondo le stesse misure preventive utilizzate per la somministrazione dei pasti speciali.